Titolo internazionale:
Non ci resta che piangere
Siamo in Toscana ai giorni nostri, passaggio a livello. Mario, un insegnante e Saverio, un bidello sono in auto in attesa che passi un treno. Stanno parlando dei loro problemi quando vedendo che il tempo passa e il passaggio a livello è sempre abbassato vogliono tentare una strada alternativa. Rimasti bloccati mentre si fa buio e comincia a piovere cercano rifugio in una locanda per la notte. La stanza che gli viene data è però già occupata da un cliente. Costui viene ucciso da una lancia al mattino e i due amici capiscono che c’è stato un viaggio temporale e di trovarsi a Frittole nel 1942. Conoscono e vengono ospitati dal fratello dell’uomo assassinato, Vitellozzo e in seguito lavorano alla sua bottega di tipo familiare. Mario poi si innamora di Pia una ragazza che è reclusa dai genitori Vitellozzo finisce in carcere. Saverio scrive una lettera a Girolamo Savonarola ma senza successo. Saverio oltretutto si ingelosisce degli incontri tra Pia e Mario e propone all’amico di andare in Spagna per evitare che Cristoforo Colombo parta per l’America. Sulla strada per la Spagna devono passare dalla Francia e qui conosco niente poco di meno che Leonardo Da Vinci.