Il regista Alberto Rondalli domani a Castel Sant'Elmo per presentare il suo film L'aria del lago
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Una provincia sonnolenta e grigia, immersa nelle brume del lago dagli scorci pieni di fascino, dove dietro a esistenze tranquille e professioni rispettabili, si agitano uomini e donne che assecondano desideri inconfessati, nascondono segreti. Figurarsi negli anni Venti del secolo scorso, quando è ambientatal a storia di Amleto Selva narrata da Andrea Vitali ne âIl segreto di Ortelia" e dal quale Alberto Rondalli, regista lecchese (Quam Mirabilis 1994 e Il derviscio 2002, presentato a Locarno), ha tratto L'aria del lago, in concorso nella sezione NUOVO CINEMA ITALIA del NapoliFilmFestival.Â
La storia è narrata in un lungo flash back dal dottor Durini, il medico condotto di Bellano, unico sopravvissuto della combriccola di maturi goliardi che anima il film, mentre l'Italia entra nella seconda guerra mondiale con la dichiarazione del Duce da palazzo Venezia. Raccontato con uno stile scarno e il gusto dell'inquadratura, il film di Rondalli celebra i luoghi dando molto spazio al lago e alle montagne, mentre ci offre una galleria di personaggi che sembrano usciti da un album ingiallito di fotografie. Ce li mostra anno dopo anno, invecchiati, come in un fermo immagine dove tutto sembra uguale a prima ma in realtà tutto è cambiato.
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Concorso NUOVO CINEMA ITALIA
Giovedì 12 giugno, ore 19
Auditorium Castel Sant'Elmo