Montgomery Clift

Con Marlon Brando, James Dean e Paul Newman fu il più grande attore della sua generazione. Edward Montgomery “Monty” Clift nasce il 17 ottobre del 1920 a Omaha nel Nebraska. Suo padre William Brooks Clift era banchiere, vice-presidente della Omaha National Trust Company. Sua madre il cui nome da nubile era Ethel Fogg Anderson veniva soprannominata “Sunny”. La sua famiglia era di origini inglesi, olandesi e anche scozzesi. Nasce dopo sei anni dal matrimonio dei genitori come gemello della sorella Ethel e con lei grazie agli sforzi economici del padre riesce a viaggiare sia in America che in Europa e imaprare molto bene francese e tedesco. La grande depressione degli anni Trenta rovina però finanziariamente il padre che si vede costretto a trasferire la famiglia a New York. Montgomery non si adatta alle scuole convenzionali e studia recitazione. Nel 1935 debutta a Broadway, durante l’estate. Dieci anni più tardi va ad Hollywood (passando per l’Actor’s studio) e nel 1948 fa il suo grande debutto al fianco di John Wayne in Il fiume rosso un classico del western diretto da Howard Hawks. Lo stesso anno sotto la direzione di Fred Zinnemann viene candidato all’Oscar per Odissea tragica, un film ingiustamente dimenticato, dove Montgomery nei panni di un soldato dà il meglio di sé stesso. Nel film si prende cura di un bambino cecoslovacco sopravvissuto ai nazisti. Nei due anni successivi altri due capolavori: L’ereditiera di William Wyler e Un posto al sole di George Stevens. Due personaggi ambiziosi che mirano al denaro e al successo, nel primo ingannando una povera ragazza ricca ma non bella e nel secondo commette delitto colposo in gita con un’operaia alla quale preferisce una ragazza ricca che gli può dare un futuro agiato. Le attrici che lo affiancano in questi due film sono Olivia De Havilland (premio Oscar proprio per L’ereditiera) , Shelley Winters ed Elizabeth Taylor con la quale avrà in seguito una lunga storia d’amicizia. Seguono tra il 1952 e il 1953 gli incontri con Alfred Hitchcock per Io confesso, con Vittorio De Sica per Stazione Termini e soprattutto viene diretto per la seconda volta da Fred Zinnemann nel capolavoro Da qui all’eternità. Allo stesso tempo rifiuta le parti di altri due capolavori che segneranno la carriera di due grandi attori. I film sono La valle dell’Eden di Elia Kazan con James Dean e Viale del tramonto di Billy Wilder con William Holden. Nel 1956 mentre gira L’albero della vita di Edward Dmytryk ha un’incidente d’auto (un anno dopo che James Dean morisse per la stessa causa) e diventa pesantemente attratto da droga e alcool. Il film arriverà nelle sale alla fine del 1957 con molti problemi sul set. Con Marlon Brando e Dean Martin interpreta nel 1958 il film di guerra I giovani leoni diretto ancora da Dmytryk Nel 1959 è un personaggio che ha molte similitudini con la sua vita, nel film Improvvisamente l’estate scorsa. Diretto da Joseph L. Mankiewicz viene attorniato dall’amica Elizabeth Taylor e dalla grande Katherine Hepburn. Dopo Fango sulle stelle con Lee Remick diretto da Elia Kazan torna a una grande interpretazione in Gli spostati di John Huston con Marilyn Monroe e Clark Gable. C’è ancora tempo per altri due film interessanti: Vincitori e vinti di Stanley Kramer, un film corale più importante per la sceneggiatura che per le singole interpretazioni convincenti ma di contorno alla star del film Maximilian Schell che vincerà l’Oscar; Freud – Passioni segrete con Susannah York e diretto da John Huston. Finale in sordina, prima della morte un film mediocre, L’affare Goshenko, e il tentativo dell’amica Liz di inserirlo in Riflessi in un’occhio d’oro ancora di Huston ma Montgomery muore prima di attacco cardiaco e viene sostituito dall’amico Marlon Brando.

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