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Uno dei più grandi registi francesi di tutti i tempi. Nasce nella città bretone di Vannes, Francia il tre giugno del 1922. Il padre è farmacista e sindaco di Treffléan per diciotto anni. Alain comincia a fare degli esperimenti con la sua Kodak a dodici anni, sono corti ispirati a Fantomas. Desiderando fare l’attore va a Parigi nel 1939 e diventa assistente di Georges Pitoeff a teatro. Esordisce in una piccola parte nel film L’amore e il diavolo del 1942, di Marcel Carné dove guarda caso Michelangelo Antonioni è assistente alla regia.
Nato a Vannes, in Bretagna, il 3 giugno 1922 e morto a Parigi il 1 marzo 2014. Famiglia Borghese, il padre farmacista e la madre lo spinge a farsi una cultura in ogni campo. A soli 14 anni fa il primo cortometraggio L’avventura di Guy. Si iscrive all’IDHEC di Parigi, la scuola di cinema. Dopo una comparsata come attore in un film di Marcel Carne’ dirige Gerard Philippe in un film del 1946. Due anni piu’ tardi viene nominato agli Oscar per un documentario su Van Gogh.
di Michael Mayer (Isr, 2012, 96') v.o. sott. it. Drammatico Lunedì 30 h 17,00 IFN Ingresso libero Nimer, uno student Palestinese, sogna una vita migliore. Una note fatale incontra Roy, un avvocato israeliano e i due si innamorano. Mentre la loro relazione diventa profonda, Nimer si confronta con la dura realtà della società palestinese che rifiuta di accettarlo per la sua identità sessuale, e una società israeliana che lo rifiuta per la sua nazionalità.
Nata a Tarragona, il 22 maggio del 1980. Regista, produttrice indipendente e video artista. Ha studiato produzione cinematografica presso l'Università Complutense di Madrid, e un Master in Studi Culturali del Mediterraneo presso l'Universitat Rovira i Virgili di Tarragona. Ha lavorato in tutto il mondo come l'Afghanistan, la Bosnia, Cuba, Stati Uniti, Guatemala, Inghilterra, Iran, Pakistan, Porto Rico, Turchia e Qatar.
Alberto Castellano è saggista e critico cinematografico napoletano. Ha scritto per circa venti anni per “Il Mattino” di Napoli e attualmente collabora con “alias”(supplemento settimanale de “il manifesto”) e “Diari di Cineclub”. Autore di numerosi saggi e volumi dedicati a Franchi e Ingrassia, Douglas Sirk, Carlo Verdone, Clint Eastwood, Paul Schrader, alla comicità e al doppiaggio, è stato professore a contratto di Semiologia del cinema all’Università degli Studi di Salerno e ha fatto parte della giuria Fipresci (Federazione della Critica Internazionale) in numerosi festival
Registi di documentari e autori di storie, Alberto Gottardo e Francesca Sironi lavorano come duo dall’estate del 2015. Seguono una ricerca comune sul presente, che unisce i loro percorsi: Alberto la fotografia - ha studiato alla City University di New York e al master in Fotografia della CFP Bauer di Milano, dove ora insegna; Francesca la scrittura – ha scritto dal 2012 al settimanale L’Espresso, occupandosi di inchieste e feature stories; nel 2020 ha scritto un saggio per ragazzi sulla violenza di genere.
Uno dei padri del cinema italiano del secondo dopoguerra. Nasce a Vaprio d’Adda in provincia di Milano il 14 novembre del 1914. Suo padre Felice è compositore. Durante il liceo assieme ad Arnoldo Mondadori e Mario Monicelli fonda il periodico Camminare. Alberto si occupa di critica d’arte. Esordisce nella regia cinematografica durante la guerra con Giacomo l’idealista (1942). Nel dopoguerra gira quattro film importanti tra cui Il bandito e Il delitto di Giovanni Episcopo(di genere neorealista) Senza pietà (melodramma) e Il mulino del Po (tratto dal romanzo di Riccardo Bacchelli).
Dopo aver conseguito una laurea a Reading in Inghilterra, si specializza con un corso di Storyboarding al Central St Martins di Londra. Vive diverse esperienze professionali tra l'Europa e il Canada e vince nel 2009 una borsa Fulbright che lo porta in California dove ottiene un MA in Film Production dalla San Diego State University. La sua estetica filmica si muove sul terreno dell'intersezione tra i codici espressivi con una particolare attenzione agli effetti di percezione per cui allo spettatore è dato vedere la realtà e il suo sottinteso onirico.
Alberto Palmiero è nato il 5 gennaio 1997 ad Aversa (CE, Italia). Nel 2013 si trasferisce a Chicago (IL, Stati Uniti) per un anno grazie a una borsa di studio AFS. Questa esperienza gli permette, per la prima volta, di avvicinarsi al mondo del cinema. Tornato in Italia, si iscrive all'Università degli Studi di Salerno nel 2015 con una specializzazione in Informatica. Si diploma poi nel 2018. Nel 2018 realizza il cortometraggio "Saddafà".

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