Cecilia Mangini al Napoli Film Festival

“Il mio incontro con Pasolini? Lo cercai sull'elenco del telefono”

“Quando cominciai negli anni '50 a lavorare come fotografa e documentarista mi resi conto che non mi guardavano con ostilità, era strano, sì, ma i tempi cominciavano a cambiare per le donne nel mondo del lavoro”. Così Cecilia Mangini, documentarista tra le più attive in Italia dagli anni '50 a oggi, ha cominciato la sua lezione di cinema agli studenti universitari napoletani. La Mangini ha proposto agli studenti a Castel Sant'Elmo spezzoni dei suoi documentari a cominciare da quelli girati in collaborazione con Pier Paolo Pasolini: “Gli devo molto io, ma tutta l'Italia gli deve molto. Il mio incontro con lui? Lo cercai sull'elenco del telefono per chiedergli di collaborare, e lui da uomo generoso quale era, accettò subito”. Agli universitari che vorrebbero proseguire la tradizione del documentari la Mangini ha dato un consiglio secco: “Non guardate la tv, andate nei musei”. E del suo rapporto con Napoli ha ricordato la giovinezza, quando passava in città “di ritorno dalle vacanze e ci fermavamo a mangiare al Borgo Marinari”.

Nel dopoguerra gli studios di Hollywood complottarono per boicottare il cinema europeo e conquistare la supremazia mondiale nel cinema. E' l'incredibile scoperta che incidentalmente fa l'attrice Maria de Medeiros impegnata a girare un documentario sulla diva degli anni ‘40 e '50 Micheline Presle. Questa la coinvolgente avventura descritta in Hitler a Hollywood, film del regista belga Frederic Sojcher in programma domani, domenica alle 16.30 fuori concorso al Napoli Film Festival. Il mockumentary di Sojcher è un piccolo gioiello che mescola realtà (la biografia della Presle) all'invenzione del complotto scoperto dalla de Medeiros, che interpreta se stessa.

Alle 18, nell'auditorium del Castello, c'è l'occasione di rivedere sul grande schermo Sacrificio, il film di Tarkovskij che vinse il Gran premio della giuria a Cannes nel 1986, mentre alle 21, sempre per la retrospettiva dedicata al maestro russo, ci sarà Lo specchio.

Per il concorso Europa, Mediterraneo, invece, l'auditorium ospita, alle 22.30, il film franco-rumeno Sulla strada di casa.

Per Schermo Napoli, dalle 16 partono i documentari: Il nostro male quotidiano di Simona Cocozza, Ageroland di Carlotta Cerquetti, (R)esistenza di Francesco Cavaliere. Dalle ore 19.15 tocca invece ai cortometraggi: Non ha tutti i torti di Alessandro D'Oria e Mario Paradiso, Uroboros di Antonio Ruocco, Virgo dai colori primari di Egidio Ferrara, Da' Namastè – Lieto Fine di Antonello Novellino, Dulce di Ivan Ruiz Flores, Vomero Travel di Guido Lombardi, Jody delle giostre di Adriano Sforzi, DisAbili di Angelo Cretella, Reset di Nicolagelo Gelormini.

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