La Nouvelle Vogue del XXI secolo al Napoli Film Festival Domani sera l’incontro ravvicinato con Justine Triet

Sarà la regista francese Justine Triet la protagonista della serata di domani al Napoli Film Festival. La Triet incontrerà il pubblico napoeltano all’Istituto di Cultura francese alle 19, prima della proiezione della sua opera prima, La battaglia di Solferino, presentato al Festival di Cannes de 2013. 
 Diplomata alla Scuola nazionale di Belle Arti, la Triet rappresenta una delle punte della nuova generazione di registi francesi insieme a colleghi come Guillaume Brac e Sebastien Betbeder. In La Battaglia di Solferino, narra la storia di una giornalista 
impegnata a seguire le elezioni presidenziali francesi del 2012 in Reu de Solferino a Parigi, davanti alla sede del partito socialista francese e di come l’evento da seguire si intrecci con la sua vita personale. 
 
 A seguire, l’Istituto di Cultura francese ospita la proiezione de La notte, di Michelangelo Antonioni, con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti, che valse al regista italiano l’Orso d’Oro al Festival di Berlino del 1961. 
 Il pomeriggio del Napoli Film Festival all’Istituto Francese comincia però già alle 17 con la proiezione di Fratello di Thierry Grenade, Teona Mghvdeladze (Geo/Fra) che racconta la vita negli anni ’90 nella città vecchia di Tblisi dopo i cambiamenti politici nel Paese. 
 
 Dalle 11.30 del mattino, fino alla sera, all’Istituto Francese ci sarà poi un annullo filatelico speciale di Poste Italiane per la XVI edizione del Napoli Film Festival. 
Sempre in mattinata, al cinema Vittoria, prosegue la rassegna “Parole di cinema” con il montatore Roberto Perpignani che, insieme al professore Augusto Sainati, terrà una lezione agli studenti dell’Università Suor Orsola Benincasa. A seguire la proiezione di Padre padrone, dei fratelli Taviani, montato, appunto, da Perpignani. 
 
 Al Pan, infine, proseguono le proiezioni dei documentari di Schermo Napoli. Dalle 17 ci sono Goran, di Roberto Santaguida (Serbia\Croatia, 2014, 10’); La malattia del desiderio, di Claudia Brignone (Ita, 2014, 57’); Niente sogni dagli sconosciuti di Simona Cappiello e Virginia Spada (Ita, 2014, 11’); Ciò che mi nutre mi distrugge – quod me nutrit me destruit di Ilaria de Laurentiis e Raffaele Brunetti (Ita, 2013, 64’).
 
Napoli, 3 ottobre 2014 L’ufficio stampa

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