Uno tra i registi italiani più interessanti dell’ultimo decennio. Nasce a Roma nel 1969 e si laurea in Scienze Politiche. Al Centro Sperimentale di Cinematografia consegue il diploma in Regia nel 1998.In quegli anni Novanta ha realizzato documentari (Van Gogh, Il neorealismo, La disfatta) e cortometraggi (Valse,Tre del mattino, Nastassia, L’età incerta, tra gli altri) Il suo debutto nel lungometraggio di finzione è subito importante, il ritratto del ragazzo albanese che emigra in Italia assieme al padre viene presentato al Festival di Venezia. Saimir(2004) ottiene il premio Dino De Laurentiis per il migliore esordio e partecipa anche alla Berlinale. Vince anche un Nastro d’Argento e due David di Donatello. Quattro anni più tardi Il resto della notte viene presentato alla Quinzainedesrealisateurs del Festival di Cannes ma viene accolto più freddamente dalla critica. Il film ruota intorno a una rapina in una villa, attraverso le storie di personaggi in antitesi tra loro. Passano altri sei anni e Munzi ritorna in grande stile con Anime nere liberamente tratto dal romanzo di Gioacchino Criaco. Tre giovani fratelli col padre pastore finiscono coinvolti ognuno in modo diverso nelle maglie della malavita in Aspromonte. Viene presentato alla Mostra di Venezia e vince il Premio Pasinetti oltre a quello per Lo schermo di qualità. Trionfa poi ai David di Donatello con miglior film, regia , sceneggiatura e altri sei premi.